La storia ebbe inizio nei primi anni
’60 quando alcuni cittadini si impadronirono della piazza del paese per sfidarsi
al gioco del tamburello; la voglia di giocare, infastidita da qualche lamentela
degli abitanti, portò alla costruzione di un campo di fortuna.
Finalmente nel 1965 presso l’osteria
Basioli (tutt’ora residenza del Presidente) venne realizzato un campo
regolamentare in terra battuta.
Qui inizia l’avventura del Tamburello
Ponti in seconda categoria; nel 1967 termina il proprio girone in testa e
approda in prima categoria (chiamata poi serie A) nel 1968.
Dopo il primo grande traguardo arriva
subito la retrocessione nel ’69.
Il Ponti guidato da Dante Ongaro
torna in seria A nel 1971 lanciando la sfida alle grandi che, rivelandosi
troppo grandi, costringono la squadra all’ulteriore retrocessione in serie B.
Nel 1973 si registra l’ultima
presenza del Ponti in serie A.
Le condizioni di austerità in cui
versava il paese fecero mancare il denaro per gli ingaggi e la benzina per le
trasferte; il gioco del tamburello si concentra quindi sul territorio e i
giocatori si vedono costretti a raggiungere i paesi limitrofi con la
bicicletta.
Il tamburello è uno dei pochi svaghi
del periodo e nel 1978 la massiccia partecipazione rende necessaria la costruzione di un
secondo campo da tamburello (l’attuale sede di gioco).
E’ il momento di vero splendore
vissuto dal Tamburello Ponti che arriva ad iscrivere nel periodo dal 1978 al
1983 due squadre in serie C, una in serie D a cui si aggiungono le squadre
juniores, allievi e pulcini.
Nel 1984 iniziano a mancare i
supporti logistici per seguire le squadre che si riducono ad una sola in serie
C, una in serie D e gli allievi.
Questa situazione rimarrà stabile
fino al biennio 85-86, arrivando nel 1990 ad una sola squadra in serie D.
A partire dal ’91 non verranno più
iscritte squadre del Tamburello Ponti al campionato e l’attività si riduce a
qualche torneo fino a scemare definitivamente.
La storia non cambia fino a quando nel
2006 un gruppo di amici, ex-allievi, si ritrovano sul campo per giocare tra di loro.
La partecipazione al torneo “Memorial Cobelli Anna Maria” a Cereta dà il via ad
un nuovo inizio.
Nel 2007 autofinanziandosi riescono
ad iscrivere la squadra al campionato provinciale di serie D, ma il lungo
periodo di inattività causa un susseguirsi di sconfitte
Nel 2010, dopo esser stati
letteralmente travolti, arriva il primo momento di gloria: battendo la favorita
Rivalta si conquistano la possibilità di disputare la finale per il titolo
provinciale di serie D.
Nonostante la sconfitta di misura con
il Solferino arriva la meritata promozione in serie C a cui si deve rinunciare
per la mancanza dei fondi, necessari a trattenere un paio di giocatori di
spicco.
Il resto è storia recente: conquista
del titolo provinciale di serie D nel 2012 e conseguente promozione in serie C.